La “Conca” ancora al Granocchiaio

La Settimana – sabato 13 settembre 2008-10-04

Si sono chiusi i Ruzzi con la finale della Palla al bracciale

La contrada del Granocchiaio conquista per la settima volta consecutiva la “Conca” di rame, simbolo della vittoria del torneo di Palla al bracciale, che si tiene ogni anno a Chiusi Scalo. Il risultato finale, 16 a 9, non ammette repliche e conferma un dominio consolidato nel tempo, nonostante il passaggio di due generazioni di giocatori.

Quindici le vittorie complessive della contrada, nell’albo d’oro di un torneo che è l’evento principale dei Ruzzi della Conca. Eppure la contrada della Fornace sembrava favorita, dopo aver guadagnato l’accesso diretto alla finale nella fase preliminare di domenica scorsa. Il Granocchiaio, invece, per arrivare in finale ha dovuto sconfiggere nel pomeriggio di domenica prima il Sottogrottone e poi le Biffe, che a sua volta aveva eliminato il Mar Nero.  Entusiasmante la gara, con Marco Gobbini del Granocchiaio gran mattatore di punti e di gioco, insieme ai suoi compagni Alessandro Bittoni e Davide Forzoni (le regole sono simili al tennis ma si gioca in tre). Dall’altra parte del campo si sono alternati, invano, Alex papi, Marco Leandri, Alessio Fastelli e Mauro Scattoni. Semifinale e finale sono state precedute da una sfilate incentrata su antichi mestieri e tradizioni contadine. Allo stadio, le contrade si sono affrontate a colpi di “bracciale”, utilizzato per colpire una palla di gomma del peso di circa due etti. L’attrezzo è sagomato all’interno per permettervi l’inserimento della mano, del peso di 1 chilo. Si è giocato in un campo di 54 metri per 16, con la vittoria al meglio dei 12 set in semifinale e dei 16 in finale. Ogni squadra è composta da otto persone, di cui sei giocatori, tutti appartenenti alla contrada per cui gareggiano e almeno uno sotto i venti anni. Al termine della sfida, cena in strada e ballo, poi l’estrazione del gioco “ Ruzza e vinci”, insieme alla premiazione della sfilata e della corsa del maiale del giorno precedente.